Rizoma

... C’è solo da chiedersi quanto fossero lunghi gli enormi rizomi che ancoravano le Calamites al terreno. Collegati da queste radici sotterranee, centinaia di alberi di calamites costituivano singoli organismi, forse i più grandi esseri viventi mai esistiti nella storia della terra.

Quando andai in Australia vidi una foresta di faggi antartici risalente, a quanto pare, a l’ultima era glaciale, e che, con i suoi 24.000 anni, è considerata il più vecchio organismo vivente sulla terra. Era definita “organismo” al singolare, perché tutti gli alberi componenti erano interconnessi, spuntati da stoloni e germogli emergenti da un tessuto vegetale continuo, sebbene con molti tronchi e molte radici.

Di recente, nel Michigan, è stato trovato un mostruoso tappeto sotterraneo – il micelio di un fungo, Armilaria bulbosa – che si estende per 12 ettari e pesa un centinaio di tonnellate. I filamenti sotterranei di questo micelio sono tutti geneticamente omogenei e perciò esso è stato definito il più grande organismo vivente sulla terra.

In queste circostanze, il concetto stesso di ciò che debba considerarsi un organismo, o un individuo, va sfumando, in un modo che solo di rado si osserva nel regno animale (salvo in casi particolari, come quello delle colonie di polipi corallini); questo problema è stato esplorato da Stephan Jay Gould in “Dinosaur in a Haystack”...

... Di recente ho appreso con piacere che il padre della neurologia britannica, William Richard Gowers, scrisse anche una piccola monografia di argomento botanico sui muschi. Nella sua biografia di Gowers, Macdonald Crichley osserva come egli “portasse al capezzale dei malati tutta la sua esperienza di naturalista. Per lui, i pazienti neurologici erano come la flora di una giungla tropicale”.

da Oliver Sacks, L’isola dei senza colore